«Per me non è un giorno triste, semmai un nuovo inizio, visto che rimarrò nel ciclismo». Ivan Basso ha annunciato così, al termine della presentazione del Giro 2016, l’addio all’attività agonistica. “Ogni atleta sa che la sua luce non brillerà per tutta la carriera – ha continuato Basso sul palco di Expo – Inevitabilmente a un certo punto si fa sempre più fioca, ed è li che l’atleta deve aver la saggezza di spegnerla”.
Il corridore lombardo due volte vincitore del Giro nel 2006 e nel 2010, a metà luglio, durante l’ultimo Tour, gli era stato diagnosticato un tumore al testicolo in uno dei controlli di routine alla Grande Boucle. Due mesi di cure hanno da un lato eliminato le cellule maligne, dall’altro accelerato la decisione di dire basta al mondo delle corse: “Quando ho firmato per la Tinkoff-Saxo il mio obiettivo era aggiungere qualità al team, essere un valore e non un peso”, ha aggiunto il 37enne. “Quando l’adrenalina cede il posto alla paura di non arrivare a fine gara è il momento di cambiare”. Basso resterà comunque nel mondo del ciclismo, con un nuovo incarico nella squadra per cui gareggiava.
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