“Non adesso”. Carlo Ancelotti ha le idee chiare, e per il momento esclude la candidatura per il posto di Antonio Conte sulla panchina dell’Italia dopo Euro 2016. In un’intervista concessa al Corriere dello Sport, l’ex allenatore del Real confessa il suo desiderio di voler tornare presto ad allenare: “Non è un problema di soldi, la panchina dell’Italia è un posto appetibile per me ma solo tra qualche anno. Ora vorrei tornare in Premier, fare un’altra esperienza lì per me sarebbe l’ideale”. Durante questo periodo Carletto ha ricevuto molte offerte, per adesso tutte rifiutate, tra queste quella del Milan: “Durante quella trattativa, c’erano molti aspetti che mi lasciavano dubbioso ed erano aspetti solo personali. Quello che mi ha detto Galliani si è verificato in pieno, mi aveva annunciato che il Milan avrebbe investito e acquistato ottimi giocatori”.
E’ arrivato il momento di rimettersi in gioco: “La mia vacanza prosegue almeno fino alla fine dell’anno, poi ricomincio ad allenare. Dove mi chiamano: parlo, valuto, decido. Fino a qualche settimana fa avevo il terrore che qualcuno chiamasse, ora invece mi avvicino al rientro. A meno che non accada qualcosa di strano, a gennaio sono pronto a rimettermi in moto. Vorrei tornare in Premier League. E’ l’ambiente ideale non per il calcio, ma per il gioco del calcio. Si lavora tanto, però con le pressioni giuste, con il distacco necessario, con serenità. Uno sguardo in giro per l’Europa? “Bayern e Psg hanno già messo in cassaforte Bundesliga e Ligue 1, la Liga andrà a Barcellona o Real Madrid. Una di queste quattro squadre vincerà anche la Champions League”.
Per quanto riguarda lo scudetto in Italia non c’è nessuna favorita: “La Fiorentina sta facendo molto bene e ha sorpreso le grandi che hanno cambiato tanto. Il primo posto in classifica dei viola è legato all’incertezza che resterà fino alla fine. Non si sa chi vincerà il campionato, magari la Fiorentina o il Napoli o la Roma o la Juve in rimonta. La Juve ha cambiato tanto, ha perso Pirlo, Tevez e Vidal, giocatori formidabili e fondamentali per il gioco e per il livello della squadra. Li ha cambiati con giocatori giovani che devono inserirsi. Non è mica facile trovare dall’oggi al domani l’alternativa a Pirlo. Poteva andar bene Marchisio, ma si è fatto male e Allegri è stato costretto a cambiare. Però nelle partite più difficili della stagione la Juventus ha fatto bene, ha vinto a Manchester col City e in casa col Siviglia. A Milano sono arrivati giocatori di altissimo livello come Miranda, Murillo, Kondogbia, Bacca e Luiz Adriano, giocatori che volevano i grandi club d’Europa. Ma è un campionato strano, aperto, può succedere davvero di tutto. Se dovessi scegliere una favorita? Dico Roma perché è la squadra che ha più qualità. Davanti mi sembrano forti con Dzeko, Salah, Gervinho e Iaqo Falque, più Totti, in mezzo con Nainggolan e Pjanic il centrocampo ha in dosi uguali forza e tecnica. Solo dietro ha qualche problema, ma ora mi sembra la squadra più affidabile. Il Napoli è una squadra che mi piace per organizzazione, velocità e tecnica. Può vincerlo anche il Napoli, come no. Mi piacciono Sarri e Paulo Sousa”.
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