E’ morto all’età di 40 anni il neozelandese Jonah Lomu, leggenda degli All Blacks. A darne la triste notizia è stata la Federazione di rugby della Nuova Zelanda. “Jonah era una leggenda del nostro gioco, amato dai suoi tanti fan sia qui che in tutto il mondo. Non abbiamo parole, i nostri pensieri e sentimenti vanno alla sua famiglia”.
Lomu è stato uno dei più grandi rugbisti di tutti i tempi. Con la nuova Zelanda ha disputato 63 incontri, debuttando a soli 19 anni e 45 giorni nel 1994, diventando il più giovane All Blacks di sempre. Ha realizzato 37 mete, alcune delle quali storiche, come quella nella coppa del mondo del 1995 contro l’Inghilterra. In quell’edizione però gli All Blacks persero in finale contro il Sudafrica.
Era nato ad Auckland ma aveva trascorso i primi anni di vita a Tonga. Il “gigante buono”, così veniva chiamato, nel corso degli anni è diventato un modello non solo per gli sportivi, ma per tutti. Dal 2011 era anche diventato ambasciatore Unicef per la Nuova Zelanda.
Jonah era malato sin dal 2002, quando gli fu riscontrata una malattia degenerativa ai reni, che lo costrinse ad un trapianto nel 2004 e al trattamento di dialisi per 10 anni. Le cause della morte, però, non sono ancora state chiarite. John Mayew, ex dottore degli All Blacks, ha spiegato: “La famiglia è chiaramente devastata. Hanno chiesto privacy in queste ore successive alla morte, che è arrivata in maniera totalmente inaspettata”.
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