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Glossario

Poker e poker on line, il glossario su Bonusvip

Poker e poker on line, il glossario su Bonusvip

Termini utili per giocare a poker online

  • 100x, 150x, etc: Forma solitamente utilizzata per indicare la grandezza del nostro stack, espressa in numero di big blind. Ad esempio se stiamo giocando con bui 50/100 e scriviamo che siamo 150x, significa che abbiamo all’incirca 15.000.
  • 3-bet: Re-raisare un avversario (indipendentemente dall’entità del raise).Preflop la “sequenza” delle puntate è la seguente: raise (il primo giocatore che rilancia dopo il BB fa appunto un raise. Nella fase preflop il bet non esiste, in quanto o si fa call o si fa raise – o fold obv)3bet (se qualcuno re- raisa sul raiser originale, lo sta 3bettando)4bet, etc…
  • 3x, 4x, etc: Forma solitamente utilizzata per indicare l’entità di un rilancio. Se ad esempio vi si dice “raisa 3x” significa che vi si sta suggerendo di rilanciare un importo pari al bet dell’avversario moltiplicato appunto per tre.
  • Ante: Una piccola puntata obbligatoria fatta da tutti i giocatori che partecipano ad una mano prima che le carte siano distribuite. Il gioco di poker più comune in cui vengono utilizzati gli ante è il 7 Card Stud, ma gli ante vengono usati anche nelle fasi avanzate di molti tornei di Texas Hold’em in aggiunta ai bui. Nota che gli ante non sono uguali ai bui.
  • All-in: In un gioco di tipo No Limit (senza limiti di puntata), come ad esempio il No Limit Texas Hold’em, significa puntare tutte le chips che si hanno sul tavolo. “Vado all in”. Può anche riferirsi a dei particolari tipi di tavoli, e significa che puoi giocare solamente con il denaro che hai sul tavolo, qualora tu abbia puntato le tue ultime chips e vi siano altri giocatori, con più chips di te, che effettuano delle puntate. In questo caso, tu puoi vincere solamente la parte di piatto che comprende la tua ultima puntata e le eventuali chiamate a tale puntata. Per esempio, se metti nel piatto i tuoi ultimi €10 all’inizio della mano e tre giocatori chiamano, portando il piatto a €40, non importa quante puntate addizionali vi saranno, tu puoi vincere soltanto €40. I giocatori rimanenti giocano invece sia per il piatto da €40 sia per il side pot (piatto laterale), il quale è costituito dalle puntate addizionali.
  • Big blind: La più grande delle due puntate obbligatorie messe nel piatto prima della distribuzione delle carte nel Texas Hold’em e nell’Omaha, oltre che in alcuni altri giochi meno popolari. Il big blind è il giocatore che si trova due posti a sinistra rispetto al bottone, ovvero rispetto al dealer per la mano in corso. Normalmente è il doppio dello small blind (piccolo buio) ed è pari al minore dei due limiti di puntata nel Limit Texas Hold’em. In una partita Limit Texas Hold’em 2/4, il big blind sarebbe 2. I blind nelle partite No Limit sono predeterminati dalle regole del posto in cui si gioca, mentre in un torneo sono stabiliti ed elencati in un prospetto, e normalmente salgono con l’avanzare del torneo.
  • Blind: Utilizzato in tutte le varianti del Texas Hold’em e dell’Omaha, oltre che in alcune varianti di poker meno popolari, il blind è una puntata obbligatoria messa nel piatto prima che la mano venga distribuita. Solitamente vi sono due blind, uno small blind e un big blind, messi nel piatto dai due giocatori alla sinistra del dealer, o button. Ci sono anche alcuni posti dove vi sono tre blind e alcuni in cui non ci sono small e big blind, ma i blind sono di uguale valore. Il blind non è la stessa cosa dell’ante, e può essere usato unitamente a un ante, di solito nelle fasi avanzate dei tornei.
  • Board: Il board è l’insieme delle carte al centro del tavolo che possono essere utilizzate da tutti i giocatori partecipanti alla mano, carte spesso chiamate “community cards”. Le varianti di poker più comuni che utilizzano le carte del board sono il Texas Hold’em e l’Omaha.
  • Button:Il piccolo disco che si sposta in senso orario dopo ogni mano per indicare il giocatore che agisce come dealer per quella mano. Nelle partite in cui è presente un dealer in carne ed ossa, come in un casinò, il button indica il giocatore che ha il vantaggio di agire per ultimo. Nelle partite casalinghe, il giocatore che ha il button spesso dà anche le carte.
  • Buy-in: Il costo di iscrizione ad un torneo. Normalmente espresso come somma della parte a montepremi più la quota organizzativa. Es: 50+10.
  • Call: L’azione di pareggiare l’ultima puntata o l’ultimo rilancio senza rilanciare ulteriormente. Per esempio, “Chiamo” o “Vedo la tua puntata”.
  • Check: Quando sei ancora coinvolto in una mano di poker ed è il tuo turno di agire e non vi sono state puntate precedenti, puoi decidere di fare “check”, passando l’azione al giocatore successivo senza effettuare alcuna puntata. Facendo check, ti riservi il diritto a chiamare o a rilanciare sulle puntate future all’interno dello stesso round di puntate. Check è anche un termine gergale utilizzato riferendosi alla chip di un casinò.
  • Check-rise: Quando un giocatore fa check e successivamente rilancia sulla puntata di un avversario all’interno del medesimo round di puntate. Sebbene fare check e poi rilanciare sia una pratica legale e largamente accettata dalla maggior parte delle poker room, in alcune è contro il regolamento. È sempre una buona idea controllare le regole della casa prima di prendere parte a una qualsiasi partita di poker. Il “check raise” è un modo di giocare altamente produttivo ed è una dimostrazione di forza al tavolo da poker.
  • Dealer: Colui che concretamente distribuisce le carte o colui che ha il bottone, il quale agisce per ultimo a ogni round di puntate, ad eccezione del primo round.
  • Draw: Un draw è un progetto, una mano che ha bisogno di essere migliorata per poter vincere, o l’atto di cercare una mano migliore. “Aveva un progetto di scala”.
  • Draw Dead: Quando sei ancora coinvolto in una mano che non hai la possibilità di vincere. Ad esempio, se un avversario ha chiuso un full e tu hai soltanto la possibilità di chiudere un colore, sei drawing dead, poiché anche se dovessi chiudere il colore non vinceresti (naturalmente a meno che tu non abbia la possibilità di chiudere una scala a colore, giacché in questo caso non saresti drawing dead).
  • Family Pot: Una mano di poker dove tutti o quasi tutti i giocatori al tavolo vedono il flop. Questo tipo di mani è abbastanza comune ai limiti più bassi, ma non se ne vedono quasi mai ai limiti più alti.
  • Fast Play: Giocare una mano in maniera aggressiva, puntando e rilanciando ogni volta che c’è la possibilità di farlo. Spesso si sente nella frase “Giocare fast” o “Ho giocato questa mano fast”. Solitamente giocherai “fast” una mano quando devi proteggere un punto già chiuso contro un progetto dell’avversario che, se realizzato, ti vedrebbe soccombere.
  • Free Roll: Quando in una mano due giocatori sono in parità, ma uno dei due può vincere l’intero piatto mentre l’altro può soltanto sperare nel pareggio, si dice che il giocatore che ha la possibilità di aggiudicarsi l’intero piatto è in “free rolling”. Ad esempio, se hai Asso e Donna di fiori, il tuo avversario ha Asso Donna di picche e sul flop vi sono due fiori e nessuna carta di picche, male che vada dividerai il piatto, ma se al turn o al river dovesse presentarsi un altro fiori lo vinceresti per intero. Il termine Freeroll indica altresì un torneo che elargisce dei premi in denaro ma che non prevede una quota d’iscrizione.
  • Jackpot: Un premio speciale per alcune mani. Non tutte le poker room hanno dei jackpot; per saperlo, leggi le regole del posto in cui giochi. Il denaro per sovvenzionare il jackpot è solitamente preso in aggiunta al rake da ciascun piatto. Vi sono differenti tipi di jackpot, i quali includono il bad beat jackpot, assegnato al giocatore che perde avendo una determinata mano, o l’high hand jackpot, assegnato al giocatore che realizza la miglior mano nel corso della giornata.
  • No limit: Una forma di poker, generalmente Texas Hold’em, in cui si può effettuare qualsiasi puntata fino al totale delle chips che il giocatore ha davanti a sé sul tavolo.
  • Nuts: Termine riferito alla miglior mano possibile. Ad esempio, un colore all’Asso su un board senza coppie e senza possibilità di scale a colore sarebbe il nuts, o il colore nut. “Al turn avevo il nuts, ma il river ha dato il nuts al mio avversario”.
  • Out: Una carta che potrebbe uscire al turn e/o al river e migliorare la tua mano rendendola vincente è chiamata “out”. Ad esempio, se hai quattro carte dello stesso seme, hai nove outs per chiudere il colore. “Avevo 12 outs al river, ma è uscito un blank e sono uscito dal torneo”.
  • Pot-Committed: Una situazione nella quale si è costretti a giocare tutte le proprie chips perché il piatto è molto grande rispetto al proprio stack.
  • Pot-limit: Una forma di poker, soprattutto usata nel Texas Hold’em e nell’Omaha, nel quale puntate e rilanci possono essere al massimo pari all’importo presente nel piatto. Nel caso di un rilancio, questo può essere pari all’importo effettivamente nel piatto più l’importo necessario per pareggiare la puntata precedente. Ad esempio, se nel piatto ci sono dieci dollari e il tuo avversario punta dieci, tu puoi rilanciare di trenta: i dieci che erano nel piatto, i dieci puntati dal tuo avversario e i dieci della tua chiamata. In tal caso dovresti mettere quaranta dollari nel piatto, i dieci per chiamare ed i trenta di rilancio.
  • Runner: Spesso usato nella locuzione “runner-runner”, significa che al turn e al river escono le carte che fanno completare un progetto davvero improbabile.
  • Set: Un tris, quando due delle tre carte sono quelle che hai in mano. Quando invece vi sono due carte uguali sul board e tu ne hai una uguale in mano, non si parla di set ma di “trips”.
  • Short Stack: Avere il più piccolo o uno dei più piccoli stack di chips al tavolo. Termine solitamente utilizzato nei tornei per indicare i giocatori che rischiano l’eliminazione a causa dei bui crescenti.
  • Showdown: La fine della mano, quando tutti i giocatori rimanenti girano le proprie hole cards per stabilire chi sia il vincitore. Nell’ipotesi che vi sia una puntata e nessuno chiami, non c’è lo showdown.
  • Side Pot: Una parte del piatto a cui un giocatore non ha diritto avendo finito le proprie chips. Esempio: Al punta €6, Beth chiama i €6 e Carl chiama, ma ha soltanto €2 rimanenti. Viene quindi creato un side pot (piatto laterale) da €8 il quale può essere vinto da Al o da Beth, ma non da Carl. Carl, in ogni caso, può vincere i soldi presenti nel piatto originale o “centrale”.
  • Slow Play: Fare check o chiamare pur avendo una mano molto forte, nel tentativo di far credere ai propri avversari di avere una mano scarsa e/o istigarli a investire più denaro nel piatto.
  • Small blind: La più piccola delle puntate obbligatorie che vengono messe nel piatto prima della distribuzione delle carte in una partita di Texas Hold’em o di Omaha. Tale puntata viene effettuata dalla persona immediatamente a sinistra del dealer e solitamente è pari a metà del big blind e/o alla metà della puntata più piccola in un ring game. Per esempio, in una partita 4/8, lo small blind sarebbe 2 e il big blind 4.
  • Split two pair: Ogni mano nella quale hai una doppia coppia realizzata utilizzando entrambe le carte che hai in mano e due carte del board. Una mano con una coppia sul board e una coppia in mano al giocatore non è chiamata “split two pair”.
  • Spread-Limit: Usato quasi esclusivamente nel Texas Hold’em, e in realtà non troppo spesso, in una partita di tipo “spread limit” i limiti delle puntate non sono stabiliti come nel normale gioco limit, ma vengono definiti entro un range predeterminato entro il quale il giocatore è tenuto a fare la puntata. Ad esempio, in una partita 2 –10 spread limit, ogni singola puntata può andare da un minimo di 2 ad un massimo di 10. Ciascun rilancio deve essere almeno pari alla puntata precedente, così che se un giocatore punta 5, il rilancio deve essere almeno di 5.
  • Suited: Quando due o più carte sono dello stesso seme, come cuori o fiori, si dice che sono “suited”. Solitamente il termine viene utilizzato in riferimento a una mano iniziale. Ad esempio, se hai in mano Asso e Jack di quadri, la tua mano è “suited”. Può anche essere usato per descrivere un flop o una parte del flop.
  • Tilt: Indica lo stato di un giocatore che altera il proprio modo naturale di giocare, spesso a causa della sconfitta in una mano in cui era favorito; a volte tale stato può essere causato dalle azioni di un altro giocatore. Il tilt può costare davvero caro, pertanto è importante riuscire a controllare le proprie emozioni al tavolo da poker per evitare di giocare in maniera sbagliata. “È andato in tilt dopo che i miei Jack hanno battuto le sue Donne, dopodichè ha perso metà delle sue chips giocando davvero male”.
  • Top Set: Realizzare un set, vale a dire un tris grazie a una coppia di partenza in mano, grazie alla carta più alta fra quelle presenti sul board. Nonostante “top set” venga a volte utilizzato per descrivere la situazione dopo che tutte e cinque le carte comuni sono state girate, generalmente si riferisce soltanto alle carte uscite al flop. Ad esempio, hai due 9 in mano e il flop è 9, 7, 2.
  • Top Two: Una doppia coppia realizzata utilizzando le due hole cards e le due carte più alte sul board. Ad esempio quando hai Re e Donna ed il board è Re, Donna, 8, 7, 2. Può anche essere usato in riferimento al solo flop come nella frase “Ho floppato la top two pair”.
  • Trips: Un tris realizzato grazie a una delle carte in mano e a una coppia sul board. Quando invece il tris è realizzato grazie a una coppia in mano e una carta del board, si parla di set.Three of a kind.
  • Turn: La quarta delle cinque carte comuni nel Texas Hold’em e nell’Omaha. Chiamata anche fourth street.
  • Under the gun: Il primo giocatore alla sinistra del big blind. Il giocatore under the gun ha la peggior posizione possibile prima del flop e sarà costretto a giocare la mano fuori posizione a meno che gli altri unici giocatori nella mano non siano i blind. Generalmente da under the gun vengono giocate solamente mano molto forti.