Il percorso della Costa Rica verso Russia 2018 – La Costa Rica, così come Panama, altra squadra qualificata a sorprese nella zona centro americana arriverà ai Mondiali di Russia 2018 senza nulla da perdere e quello che arriverà di positivo sarà tutto di guadagnato. La nazionale caraibica ha fatto il suo dovere in un girone CONCACAF che ha visto la disfatta degli USA incapaci perfino di arrivare ai playoff. VCosta Rica che ne ha quindi approfittato arrivando seconda dietro allo schiacciasassi Messico. Costa Rica che ha chiuso con 16 punti sui 30 disponibili e con una differenza reti di +6.
L’allenatore della Costa Rica – Il 53enne Oscar Ramirez, sotto contratto con la federazione locale dal 2015 allena una delle squadre con l’età media più alta dell’intero torneo ovvero 29 anni e 6 mesi. Questo non è un grande segnale in una manifestazione dove la forma fisica e la freschezza atletica contano molto. Ramirez è un vero e proprio idolo in patria avendo passato tutta la sua carriera di tecnico sempre nel paese natio. Al momento la Costa Rica gioca con un particolare 5-2-3 che all’occasione diventa 5-4-1 e dove il ruolo degli esterni è sia molto dispendioso sia fondamentale a livello tattico.
La rosa della Costa Rica – Come detto in precedenza la rosa della Costa Rica è fra le più vecchie della rassegna iridata anche se i giocatori chiave sono tutti abbastanza giovani e atleticamente molto validi. Stiamo parlando in primis di Campbell gioiello ex Arsenal e ora in forza al Betis che ricopre il ruolo di esterno. Ma il vero simbolo nonchè l’uomo cardine della rosa è il portiere del Real Madrid Keylor Navas al momento uno degli estremi difensori più forti dell’intero panorama internazionale e senza dubbio il più vincente visto le Champions conquistate sotto la gestione Zidane.
Il girone della Costa Rica – Decisamente altalenante il cammino della Costa Rica nell’ultimo anno solare: al modesto quarto posto in Gold Cup è seguita come detta la qualificazione a Russia 2018. Le ultime amichevoli sono state poco confortanti viste le sconfitte anche contro avversarie non certo irresistibili come Tunisia e Ungheria. Il girone è tostissimo e sarà fondamantale evitare di prendere troppi goal dal Brasile per non rischiare di andare subito tanto sotto con la differenza reti. Serbia e Svizzera hanno una marcia in più per questo pronostichiamo un’uscita ai gironi a quota bassa.
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